NOTIZIARIO N. 4 - 29 gennaio 2025
INDICE
1.3 LA RICETTA DELLA SETTIMANA.
2.1 POMERIGGI IN SEZIONE – SOSPESO L’INCONTRO DEL 31 GENNAIO
2.2 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PROGETTO ORDINARIO- scadenza 18.2.25
2.3 TESSERAMENTO ASSOCIATIVO ANNO 2025 E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’
2.4 MOSTRA “L’ANTICO EGITTO”
2.5 INIZIATIVA SUPERMERCATI MD
4.1 COMUNICATO N. 4- OGGETTO: CHIEDI AL PRESIDENTE 29.1.25 dalle 16,30 alle 17,30
4.2 COMUNICATO N. 5 – CONCORSO CANORO INTERNAZIONALE PER CIECHI E IPOVEDENTI SCADENZA 3.3.25
- FUORI PROVINCIA
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- VOCI D’INVERNO 2024 – 19^ EDIZIONE – 9.2.25 NOTIZIA DA UICI LODI
6.2ARENA PER TUTTI 2025 – NOTIZIA DA UICI DI BRESCIA
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- CAFFE’ LETTERARIO TUTTI I GIOVEDI’ ALLE ORE 17 – UICI MANTOVA
7.1 AGGIORNAMENTO CATALOGO LIBRO PARLATO DICEMBRE 2024
7.2 TRE NUOVE OPERE
8.1 IO CORRO CON TE 2025“- ASD BISCEGLIE RUNNING
8.2 BANDO BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DI MONS. GILARDI EDIZIONE 2024 BANDO DI CONCORSO PER GIOVANI IPOVEDENTI E NON VEDENTI
8.3 INVITO AL WEBINAR SUL DISSEGNO DI GRAFICI CON CHATGPT E SULL’ACCESSIBILITY ACT EUROPEO – 29.1.25 ORE 21
9.1 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 26/01/2025 –GRANDATE; DAI CELTI AI GIOCHI DA MUSEO
9.2 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 26/01/2025 – TROPPI SERVITORI FAN PERDERE LA TESTA
9.3 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL DI SONDRIO - 27/01/2025 – LAVORI A COMO – CAMBIANO LE FERMATE DEI BUS
9.4 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL DI SONDRIO - 27/01/2025 – LA PIOGGIA NON FERMA IL TUFFO DI 24 CORAGGIOSI
9.5 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 28.1.25 – DIOGENE – LA SFIDA DEGLI STOTICI “COSI’ CUSTODISCE LA MEMORIA”
9.6 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – L’ANNIVERSARIO PIU’ DIFFICILE – OTTANT’ANNI DOPO
9.7 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – ZIA ADA. SEGNATA PER SEMPRE- IL RICORSO DEL MINISTRO LOCATELLI
9.8 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – L’INVITO DEL PAPA PER UNA EDUCAZIONE AD PERSONAM
1 *** ANGOLO DEL PRESIDENTE - IL SALUTO.
Carissime e carissimi,
si è svolta in Polonia e precisamente a BirKenau la cerimonia della ricorrenza della GIORNATA DELLA MEMORIA, alla presenza di numerosissime autorità di tutto il mondo.
Nella speranza che la storia insegni e non venga dimenticata!
Ricordo che è aperto il bando del servizio civile con la ricerca da parte della sezione di n. 5 volontari e pertanto invito tutti a pubblicizzare l’iniziativa presso amici e conoscenti.(come da notizia 2.2)
Ricordo a tutti che per poter partecipare all’Assemblea ed esercitare il diritto di voto bisogna essere in regola con il pagamento di tutte le annualità.
Auguro a tutti una buona settimana.
Claudio
1.1*** FRASE DELLA SETTIMANA
A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria Pierre Corneille
1.2*** ANGOLO DEL BUON UMORE.
La moglie al marito: “Amore, dimmi la verità, tu mi ascolti quando parlo?”
Il marito “Anche io , tesoro!”
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- LA RICETTA DELLA SETTIMANA - CONGHIGLIONI RIPIENI
Ingredienti:
300 grammi di conchiglioni.
600 ml di salsa di pomodoro.
Parmigiano reggiano “DOP” da grattugiare.
L’olio extravergine d’oliva.
1 cipolla.
Sale.
Ingredienti per il ripieno
125 grammi di carne di porcello macinata.
125 grammi di carne bovina macinata.
400 grammi di ricotta vaccina.
250 grammi di mozzarella.
Parmigiano Reggiano “DOP” da grattare.
Vino rosso secco.
Sale.
Piccante.
1 uovo.
1 spicchio d’aglio.
PREPARAZIONE
Cominciate, preparando il sugo.
Mondate 1 cipolla.
Sminuzzate 1 cipolla, nel mixer.
Tritatela, finemente, con il mixer, oppure, 1 coltellino, a lametta sottile.
Versatela in 1 tegame, con 1 filo d’olio extravergine d’oliva.
Accendete il fornello.
Cuocete, per 10 minuti, a fuoco soft!
Incorporate la salsa di pomodoro.
risciacquate la forcella, sella, versando nel tegame il pomodoro, rimasto nel chiodino.
Salate.
lasciate sfiorare, 101°C, il bollore.
Coprite, con il coperchio.
Cuocete, 45 minuti.
Il sugo, non dev’essere asciutto!
Nel frattempo, prendete le mozzarelle.
Ottenete 7 fettine.
Il resto, invece, tagliatelo a cubetti piccolini.
Mettete in 1 colino.
Scolate.
Passate alla carne!
Versate 1 giro d’olio extravergine d’oliva, con 1 spicchio d’aglio in 1 padella.
Insaporite, per 5 minuti, a fuoco medio.
Incorporate la carne “di manzo e di maiale” tutt’assieme.
Alzate la fiamma.
Cuocete, per 10 minuti, finché, il fondo, non è asciutto, mescolando, per non far bruciare il fondo.
Ponete, sul fuoco, 1 pentola, colma d’acqua.
È per la cottura della pasta.
Quando arriverà a 100°C, salate.
quand’il ragù, è asciutto, togliete lo spicchio d’aglio.
Sfumate, con il vino rosso.
Lasciate evaporare.
Inserite 1 pizzico di sale.
Asciugate, i liquidi, prima di spegnere.
Versate in 1 ciotolina.
Appartate.
È il momento di cuocere la pasta, in acqua, a 104°C, salata.
Abbiate cura di scolarla esattamente, al 50%, di cottura, rispetto ai tempi riportati sulla confezione.
Rimettete nel tegame.
Versate 1 zinzino d’olio extravergine d’oliva.
Mescolate!
Versate su 1 vassoio.
Intiepidite!
È ora del ripieno!
In 1 ciotola, setacciate la ricotta.
Incorporate la carne “di porco e di bovino” pronta, il parmigiano grattato, 1 uovo, sale, piccante, con i cubetti, di mozzarella, lasciando, le 7 fettine, appartate.
Mescolate!
Riempite, la pasta, con 1 sac à poche, con bocchetta, d’1 cm, liscia, facile!
Prendete 1 teglia da forno.
Distribuite, sul fondo, 1 strato di ragù, man mano, che farcite i conchiglioni, con il ripieno, con il sac à poche, adagiateli, nella teglia.
Coprite, con il ragù!
Adagiate le 7 fettine di mozzarella.
Insaporite, con il formaggio.
Cuocete, in forno statico, preriscaldato, a 220°C, per 20 minuti, dopodiché, 5 minuti, grill, per dorare, superficialmente.
Servite!
2.*** LA NOSTRA SEZIONE
2.1 POMERIGGI IN SEZIONE – SOSPENSIONE INCONTRO DEL 31 GENNAIO
Il gruppo coordinato dalla Vice presidente U.I.C.I. Como, Sig.ra Maria Pia Roscio informa che il 31 gennaio 2025 le attività sono sospese. Tenetevi informati tramite il notiziario per conoscere la data del prossimo incontro.
2.2 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PROGETTO ORDINARIO
E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il bando per la selezione di 62.549 operatori volontari. L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti offre complessivamente 599 posti in 5 progetti.
La nostra sezione è stata inserita in due distinti progetti e precisamente:
-PROGETTO N. 1 SENTIERI DI INCLUSIONE ATTIVA – ASSISTENZA 3 volontari e 1 volontario GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’/BASSA SCOLARIZZAZIONE
-PROGETTO N. 5 SOSTEGNO, INCLUSIONE E PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE FRAGILI NELLA VITA SOCIALE E CULTURALE DEL PAESE 1 volontario
La scadenza per la presentazione delle domande da parte dei giovani dai 18 ai 29 anni è fissata per il 18 febbraio 2025 da presentare all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it
Chiediamo a voi tutti di diffondere questa importante notizia.
2.3 TESSERAMENTO ASSOCIATIVO ANNO 2025 E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’
Invitiamo tutti i nostri soci a rinnovare con convinzione l’adesione alla nostra Associazione e preghiamo chi non avesse ancora provveduto a pagare la quota sociale 2024 e a ritirare presso la sede la nuova tessera associativa. La quota sociale per il 2025 è invariata ed è di euro 49,58. Sottoscrivendo la delega in modo definitivo presso il nostro ufficio, non solo si evita il disturbo di recarsi in sezione o presso l'ufficio postale per effettuare il versamento, ma il prelievo, fatto alla fonte sull'indennità o sulla pensione, risulta in realtà di una trattenuta di soli euro 4,13 al mese. La quota può essere già versata in contanti, recandosi di persona presso la sede, oppure dal mese di gennaio 2025 con bonifico bancario IT63 J030 6909 6061 0000 0128 283 Banca Intesa San Paolo S.p.a. sede di Como intestato a UNIONE ITALIANA CIECHI COMO.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ REGIONALE ANNO 2025
Riproponiamo la raccolta fondi sotto forma di un contributo personale di solidarietà. Dal 2012 il Consiglio Regionale Lombardo UICI ha deciso di chiedere a tutti i Soci un contributo di solidarietà di euro 5,00 o somme maggiori, al fine di conseguire i seguenti obiettivi: l’ istituzione di un fondo presso le singole Sezioni Provinciali per poter far fronte alle emergenze locali e di un fondo di solidarietà regionale per sostenere le Sezioni maggiormente in difficoltà.
In sostanza, ciascun socio, oltre alla quota associativa, può versare alla propria Sezione un contributo di solidarietà di euro 5,00 o somme maggiori; il 50 per cento verrà trattenuto dalla Sezione per la costituzione di un proprio fondo di emergenza mentre per il restante 50 per cento verrà versato sul fondo sociale istituito presso il Consiglio Regionale Lombardo UICI.
2.4 MOSTRA “L’ANTICO EGITTO”
Presso la Biblioteca comunale G. Pontiggia di Erba, via Joriati 6 – Erba è visitabile la Mostra “L’Antico Egitto” aperta fino al 15/06/2025, organizzata da Istituto Comprensivo G. Puecher di Erba; Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS – APS, Sezione territoriale di Como; Associazione Agorà Incontri Culturali Albatesi aps; Rotary Erba Laghi; RotarAct Erba Laghi.INFORMAZIONI“INCONTRI.
Orari di apertura:● Lunedì: Chiuso● Martedì: 09:00-12:00 / 14:00-18:30● Mercoledì: 14:00-18:30● Giovedì: 09:00-12:00 / 14:00-18:30● Venerdì: 14:00-18:30● Sabato: 14:00-18:00. Ingresso libero e gratuito. Per i gruppi e le scolaresche richiesta la prenotazione.
Contatti: museoerba@comune.erba.co.it tel. 031.3355341.
2.6 SOSTIENICI FACENDO LA SPESA AI SUPERMERCATI MD
Con la tua spesa puoi aiutare l’UICI di Como. Insieme possiamo fare arrivare un segnale di fiducia a milioni di persone. Perché donare è alimentare speranza. Con almeno 30 € di spesa, scarica dall’App store e apri l'app MD, nella sezione Goodify, scansiona il QRcode benefico che trovi alla fine dello scontrino della tua spesa, seleziona UICI di Como alla quale destinare la donazione.
Per ogni scontrino scansionato MD donerà 1 € alla tua associazione del cuore. Grazie per la scelta e la fiducia, partecipa e diffondi!
- *** UNO SGUARDO AL REGIONALE.
4.*** ULTIME CIRCOLARI SEDE CENTRALE.
4.1 COMUNICATO N. 4- CHIEDI AL PRESIDENTE 29.1.25 dalle 16,30 alle 17,30
4.2 COMUNICATO N. 5 – CONCORSO CANORO INTERNAZIONALE PER CIECHI E IPOVEDENTI SCADENZA 3.3.25
Copia delle circolari può essere richiesta in segreteria.
5.*** UNO SGUARDO AL NAZIONALE.
6*** FUORI PROVINCIA
6.1 VOCI D’INVERNO 2024 – 19^ EDIZIONE UICI LODI – 9.2.25
Anche quest’anno l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS Sezione Territoriale di Lodi, organizza il tradizionale spettacolo “Voci d’Inverno”, giunto alla 19ª edizione, che si terrà domenica 09 febbraio 2025 alle ore 17:00 nel prestigioso Teatro alle Vigne di Via Cavour, 66 – 26900 Lodi.
Si tratta di uno spettacolo di musica ed arte varia, particolarmente caro alla nostra sezione e ai nostri soci, in quanto consuetudine annuale, mai interrotta, per diffondere un importante messaggio di condivisione ed inclusione sociale, infatti si tratta di una serata all’insegna di ottima musica regalataci da artisti vedenti e non vedenti, uniti per sostenere questo nostro progetto che, sin dalla sua prima edizione, con la partecipazione di un pubblico folto e attivo, conferma la positività e il successo del messaggio che si intende diffondere.
La gestione artistica è curata dal Direttore Artistico Marco Emilio Camera dell’Accademia Gaffurio di Lodi che riesce a stupirci, ogni anno, con l’intervento dei suoi studenti ed artisti musicisti, cantanti, intervallati da meravigliosi momenti di danza.
Con la presente, desideriamo invitare a partecipare alla nostra manifestazione, coloro che abbiano una valida capacità interpretativa canora o musicale o di danza, inviando la loro candidatura a uiclodi@uici.it, e all’Accademia Gaffurio: info@gaffurio.it, al più presto e non oltre il 11 gennaio 2025
6.2 ARENA PER TUTTI 2025 – NOTIZIA DALL’ UICI DI BRESCIA
Arena per Tutti 2025
La nuova edizione del progetto Arena per Tutti per il 2025.
In occasione del 102° Arena di Verona Opera Festival, per 26 serate la Fondazione Arena di Verona mette a disposizione 100 posti a sera per le persone con disabilità sensoriale e intellettiva e ai loro accompagnatori. Durante queste serate c’è la possibilità di seguire lo spettacolo da posti nelle prime file della platea, usufruendo di servizi dedicati: audio descrizione dal vivo in italiano, inglese e tedesco, sottotitoli per persone sorde in italiano, inglese e tedesco, materiali in linguaggio facile da leggere in italiano, inglese e tedesco.
Le quattro opere scelte per il progetto, coordinato dalla Professoressa Elena Di Giovanni con il supporto della Professoressa Francesca Raffi dell’Università di Macerata, sono: Nabucco (in una nuova produzione di Stefano Poda), Aida (nell’allestimento debuttato nel 2023 dello stesso Stefano Poda), Carmen (con la storica regia di Franco Zeffirelli), e La Traviata (nella versione di Hugo de Hana).
16 delle 26 giornate dedicate di Arena per Tutti prevedono percorsi multisensoriali all’interno dell’Arena e altre attività inclusive, in via di definizione. Queste attività, che precedono gli spettacoli, sono completamente gratuite ed è necessaria la prenotazione online.
Per prepararsi al meglio agli spettacoli, saranno disponibili dai primi mesi del 2025 i trailer accessibili per le quattro opere, in italiano, inglese e tedesco, le schede digitali accessibili che spiegano gli spettacoli attraverso testi e immagini (con audio descrizione e traduzione in lingua dei segni italiana e internazionale), le schede in linguaggio Easy to Read.
Per scoprire le date e prenotare spettacoli e laboratori, visitate Arena per tutti: calendario 2025 al link https://www.arena.it/arena-opera-festival/arena-per-tutti/
Per la prenotazione è necessario compilare il Modulo prenotazione “Arena per tutti” – Arena Opera Festival 2025 al link https://form.jotform.com/242694335971365
Entro 48 ore dalla compilazione del modulo, verrete contattati per la
6.3 CAFFE’ LETTERARIO TUTTI I GIOVEDI’ ALLE ORE 17 – UICI MANTOVA
Riprendono gli incontri con il caffè letterario che si tiene tutti i giovedì, dalle 17.00 alle 19 circa, che il link rimane lo stesso fino all’ultimo incontro presumibilmente di giugno, che si invitano gli aderenti o interessati, a conservarlo, e a contattare la Presidente per essere inseriti eventualmente anche nel gruppo WhatsApp
Entra Zoom Riunione
https://zoom.us/j/94915984510?pwd=72fWkbaz4ZqTYq8KlIiqhnqQuYYSex.1
ID riunione: 949 1598 4510
Codice d’accesso: 685893
Un tocco su dispositivo mobile
+390694806488,,94915984510#,,,,*685893# Italia
+390200667245,,94915984510#,,,,*685893# Italia
Componi in base alla tua posizione
• +39 069 480 6488 Italia
• +39 020 066 7245 Italia
• +39 021 241 28 823 Italia
ID riunione: 949 1598 4510
Codice d’accesso: 685893
Trova il tuo numero locale: https://zoom.us/u/abQycbulIk
7 ***LIBRI DEL MESE.
7.1 AGGIORNAMENTO CATALOGO LIBRO PARLATO DICEMBRE 2024
E’ disponibile l’aggiornamento in formato testo del catalogo del Libro Parlato al mese di DICEMBRE 2024; chi fosse interessato può rivolgersi alla Segreteria.
7.2 TRE NUOVE OPERE
Tre auto produzioni della sezione, grazie ad una nostra donatrice di voce che ringraziamo:
1-“GRAN TOUR IN BICICLETTA TRA IL LARIO E LE ALPI” allegata al quotidiano “La Provincia”
2- “LA VITTIMA PUO’ UCCIDERE” di Vittorio Nessi
3- “TORGAU 1945”
- ***INIZIATIVE PER I GIOVANI
8.1 IO CORRO CON TE 2025“- ASD BISCEGLIE RUNNING
2ª edizione gara nazionale non competitiva esclusiva per ipovedenti, non vedenti o con retinite pigmentosa che si svolgerà sabato 10 maggio 2025 a Bisceglie (BT).
Questa prima edizione sarà molto sperimentale, infatti, si svolgerà con una formula anomala per essere una gara podistica. Potranno partecipare 50 atleti ipovedenti, non vedenti o con problemi di retinite pigmentosa che si iscriveranno tramite il modulo disponibile sul nostro sito asdbisceglierunning.it/iscrizioni.
Mentre il giorno 11 Maggio si svolgerà la X edizione di Io Corro con Te. Manifestazione aperta a tutti i cittadini, al fine di condividere la passione per lo sport. Evento che oramai conta 1500 iscritti.
Per informazioni email: info@asdbisceglierunning.it
8.2 BANDO BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DI MONS. GILARDI EDIZIONE 2024 BANDO DI CONCORSO PER GIOVANI IPOVEDENTI E NON VEDENTI
È stata pubblicata la nuova edizione del Bando Borse di Studio in Memoria di Mons. Gilardi promosso dalla Fondazione Villa Mirabello Onlus, con l'obiettivo di agevolare il percorso formativo di talentuosi giovani ipovedenti e non vedenti.
Le novità di quest’anno sono le seguenti:
- N. 3 borse di studio del valore di € 2.000,00 cadauna per laurea magistrale;
- N. 6 borse di studio del valore di € 1.000,00 cadauna per laurea triennale e/o diplomati c/o conservatori;
- Destinatari: ciechi e ipovedenti, che alla data del 31/12/2023 non abbiano superato l'età di anni 30
Possono partecipare al concorso i giovani non vedenti o ipovedenti residenti in Italia che:
- alla data del 31/12/2023 non abbiano superato l'età di anni 30;
- non abbiano beneficiato di altre borse di studio, sovrapponibili per forma e contenuto a quelle previste dal presente bando;
- che negli ultimi 2 anni accademici abbiano conseguito un diploma di Laurea Magistrale, di laurea breve o di accademia musicale
- Scadenza entro il 31/01/2025
Le domande di partecipazione devono essere redatte in carta semplice, firmate e fatte pervenire, mediante raccomandata postale o agenzia di recapito autorizzata o posta elettronica certificata o brevimanu, entro il 31 gennaio 2025 al seguente indirizzo: Fondazione Villa Mirabello Onlus - via Villa Mirabello n. 6 - 20125 Milano; fondazionevillamirabello@pec.it
La commissione è formata dal Presidente della Fondazione Villa Mirabello o da un Consigliere suo delegato e da 2 componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione (C.d.A.), scelti fra gli esperti di settore. La commissione esaminatrice:
a) definisce i criteri di valutazione dei titoli,
b) attribuisce un punteggio al voto di laurea,
c) predispone le graduatorie di merito (in caso di parità fa premio la maggiore età),
d) presenta al C.d.A. della Fondazione le graduatorie e il relativo verbale.
Il C.d.A. esamina e approva le graduatorie predisposte dalla Commissione e decreta l'assegnazione delle borse di studio:
- ai primi 3 classificati della graduatoria attinente alle lauree magistrali,
- ai primi 6 classificati della graduatoria attinente alle lauree brevi e/o i diplomi di Conservatorio.
Gli esiti del concorso saranno comunicati ai candidati a mezzo posta elettronica e resi pubblici, mediante comunicati stampa e sul sito web di Fondazione Villa Mirabello Onlus e sul sito
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, entro il 31/03/2025.
BANDO COMPLETO DISPONIBILE IN SEZIONE
Fondazione Villa Mirabello Onlus
Via Villa Mirabello, 6
20125 Milano
Tel. 026080295
fondazionevillamirabello@pec.it
8.3 INVITO AL WEBINAR SUL DISSEGNO DI GRAFICI CON CHATGPT E SULL’ACCESSIBILITY ACT EUROPEO – 29.1.25 ORE 21
Egregio Presidente,
ho il piacere di invitarLa al 32° Webinar organizzato in collaborazione con l’UICI di Siracusa. L'incontro si terrà mercoledì 29 gennaio alle ore 21 su Zoom e sarà dedicato a come utilizzare una intelligenza artificiale come ChatGPT per disegnare grafici tattili con Biblos.
Nella seconda parte della serata avremo il piacere di ospitare Angela Prando Fekken, direttamente dall’Olanda. Angela è ispettore senior per il Ministero delle Infrastrutture olandese e ricopre un ruolo innovativo: controllare l’accessibilità Digitale nei trasporti. Con Angela discuteremo della delicata questione dell’accessibilità Digitale, un tema di grande rilevanza dato che l’Unione Europea si prepara all’entrata in vigore dell'Accessibility Act Europeo il 28 giugno 2025.
Le chiedo cortesemente di mettere a conoscenza di questo incontro tutti i soci della sua sede territoriale. Più avanti trova i collegamenti Zoom necessari. La ringrazio in anticipo per la condivisione e la saluto cordialmente.
Giuseppe Di Grande
Autore e sviluppatore di Biblos, il word processor per la stampa braille accessibile
Mercoledì 29 gennaio ore 21.00.
Entra nella riunione Zoom:
ID riunione: 978 0200 5570
Un tocco su dispositivo mobile
+390694806488,,97802005570#
+390200667245,,97802005570#
- *** RASSEGNA STAMPA
9.1 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 26/01/2025 –GRANDATE; DAI CELTI AI GIOCHI DA MUSEO
Grandate è il primo paese che si incontra da Como nella direttrice verso Milano; si distende sulla collina dell'anfiteatro morenico comprendente Bernate, Casnate e Cucciago.
Grandate è conosciuto soprattutto per i trasporti perchè nel suo territorio passano importanti vie di comunicazione: le Ferrovie Nord con la prima stazione a confine con Como verso Milano, l'autostrada A9 con i caselli di Como-Sud, la tangenziale di Como ed un tratto della dismessa ferrovia Como-Varese.
Il parcheggio di interscambio di Grandate è molto frequentato da chi lascia l'auto per prendere il treno verso Milano, ma sempre più anche da chi la lascia per prendere il treno verso Como.
é meno nota l'interessante storia, che Annalisa Borghese descrive su Grandate in Il territorio lariano e i suoi Comuni Milano Editoriale del Drago 1992, e Mario Mascetti in Note di storia religiosa di Grandate secoli XII-XVI Parrocchia San Bartolomeo 1992.
Nel territorio grandatese vi sono stati alcuni ritrovamenti archeologici di età protostorica e romana.
Tra essi i più importanti sono: una spada in bronzo risalente al XI secolo a.C., recuperata a metà Ottocento durante i lavori di bonifica di una palude in Prato Pagano, e il coperchio di situla decorato, rinvenuto in occasione dei lavori per la linea ferroviaria Como-Varese; i due reperti sono conservati al Museo archeologico di Como.
Una necropoli celtica è venuta alla luce nel 2011 a Grandate nel corso delle attività preliminari alla costruzione della tangenziale di Como.
é avvalorata quindi l'ipotesi dell'Olivieri che la terminazione ate di Grandate risalga al suffisso celto-ligure atis, presente in nomi di siti iscritti su lapidi.
Antichità e medioevo La colonizzazione romana è leggibile nell'orditura centuriale stradale e fondiaria; è documentata dal ritrovamento di un tratto acciottolato della via Regina nei pressi del Santuario della Madonna del noce, dove probabilmente vi era un forte a sorveglianza della via; inoltre, ritrovamenti di necropoli romana sono venuti alla luce presso il cassinaggio di Isola.
Nel Medioevo Grandate ha seguito le sorti di Como e sul colle, dove ora si trova il Monastero di San Salvatore, vi era la fortificazione di collegamento visivo con il castello di Lucino e il Baradello.
Negli Statuti di Como del 1335 il Comune di Grandate risulta far parte della Pieve di Zezio, nella quale è stato compreso per diversi secoli.
Nel Settecento Grandate non era infeudato e comprendeva i cassinaggi di Cassina San Pos, Isola, Cassina della Madonna, che solo in parte sono conservati.
Lo stemma comunale del 1974 rappresenta su fondo rosso cinque spighe di grano poste a ventaglio, legate da un nastro e poste in un vaso di cristallo.
Le spighe ricordano la tradizione agricola locale sviluppata nella piana, dove poi si sono insediate industrie come la Clerici Tessuto, che ha fornito la seta per l'abito di nozze di Diana con il principe Carlo, e l'Artsana che fa prodotti per l'infanzia con il marchio Chicco noto nel mondo; più recentemente si è insediato l'Ipermercato.
Il vaso di cristallo è simbolo della Vetreria, nata nel 1909 per produrre contenitori di vetro e cristalli, che ha favorito la nascita di laboratori di artigiani, maestri della molatura del cristallo e in parte tuttora in attività .
Nello skyline di Grandate emerge la bella collina, sulla quale vi è il pregevole monastero di San Salvatore, visibile sia dalla ferrovia che dall'autostrada.
é insolito trovare monasteri in funzione, derivanti da ville signorili, ma a Grandate nel 1956 la settecentesca villa Bardella-Alberti poi Ciceri è stata recuperata come Monastero di San Salvatore delle Benedettine dell'adorazione perpetua.
Gli ambienti esterni e interni sono caratterizzati dal passato di raffinata villeggiatura ed ora sono spazi di meditazione e devozione.
Il giardino degrada a vigneto e in alto vi è la terrazza-belvedere, da cui si gode un panorama incantevole; all'interno sono rimaste intatte la cappella neoclassica della villa e la biblioteca con scaffalature d'epoca.
Negli anni Settanta nel compendio è stata costruita, su progetto dell'architetto Giuseppe Calori, la nuova chiesa dalla pianta a L, con un lato riservato alle monache e l'altro aperto al pubblico.
Scendendo nella pendice meridionale del colle si incontra la settecentesca Villa Franchi Borella, ora sede del Municipio.
Vi ha vissuto madre Giovannina Franchi, fondatrice delle suore infermiere dell'ospedale Valduce; la villa è stata acquistata da Angelo Borella e quindi è passata al Comune, che l'ha restaurata come sede del Municipio.
Gli architetti Alessandro Bianchi e Andrea Pirollo (studio Abad Milano) hanno progettato l'interessante connessione tra spazi esterni e interni, collegando con una nuova scala il giardino alla storica biblioteca e formando uno spazio gioco per bambini nel prato verde; il compendio è così valorizzato anche come sede di incontri sociali.
Nel passeggiare alla ricerca della Parrocchiale di Grandate è necessario sapere che essa ha avuto diverse collocazioni durante il corso della storia.
Nell'VIII-IX secolo Grandate ha avuto la prima chiesa dedicata a Sant'Adalberto posta ai margini della strada romana che lambiva l'abitato.
Il toponimo San Pos del sito, semplificazione dialettale di Sanctorum pausa, è legato alla tradizione popolare che ritiene, pur senza conferma storica, che nel trasporto delle reliquie dei Re Magi dalla chiesa di Sant'Eustorgio di Milano a Colonia il corteo abbia sostato a Grandate.
La seconda parrocchiale di Grandate è stata quella della Natività di Maria Vergine ovvero il santuario della Madonna del noce.
La chiesa, riedificata nel 1615, è a capanna con semplice facciata, ma all'interno ha un affresco di notevole pregio raffigurante la Vergine con quattro sante, datato al 1470.
Poichè l'edificio era posto a un chilometro dall'abitato, nel XVI secolo è stata restaurata come parrocchiale la chiesa di San Bartolomeo posta in centro al paese, nell'attuale via Giuseppe Verdi.
La chiesa era stata edificata nel 1306 per volere dei fratelli Casanori, come da iscrizione nella sagrestia.
La chiesa, con orientamento est-ovest, presentava la facciata su strada, il campanile gotico sul fianco e all'interno una serie di raffigurazioni con angeli.
Nel 1927 è stata sconsacrata e trasformata in una falegnameria, ma è tuttora visibile la parte inferiore dell'antico campanile; non è da escludere che sotto il moderno intonaco siano rimaste tracce degli affreschi.
I Grandatesi nel 1925 hanno edificato la nuova parrocchiale con orientamento nord-sud, che si raggiunge dalla scalinata che sale da via Alessandro Volta.
La chiesa, consacrata nel 1927 con dedica a San Bartolomeo, è di stile neogotico e ha la facciata in mattoni rossi, con i salienti corrispondenti alle tre navate interne e il rosone centrale.
La popolazione è rimasta nel tempo molto fedele al culto di Maria Bambina, che viene festeggiata la seconda domenica di settembre, e nel 1947 il vescovo Alessandro Macchi ha rinominato il santuario della Madonna del noce come santuario di Maria Bambina.
Cultura viva Grandate ha molte testimonianze della tradizione culturale, tra cui ricordo: il Corpo musicale IV Novembre che è una scuola di musica per giovani, la stalla Sostraa de Grandà recuperata per accogliere i primi immigrati nello scorso secolo, il Museo del Cavallo Giocattolo.
Il Museo è un'attrazione unica al mondo dedicata ai giocattoli a forma di cavallo di ogni materiale e foggia; ha sede nella scuderia in cui fu allevato Tornese (cavallo da corsa degli anni Cinquanta) e celebra la creatività del giocattolo dal Settecento a oggi.
é all'interno del Chicco Village voluto da Pietro Catelli, fondatore della Artsana, ed è divenuto un centro di aggregazione culturale.
L'avvenimento storicamente più importante per il paese è stato certamente il passaggio di papa Giovanni Paolo II, che il 5 maggio 1996 ha presieduto nella piana di Lazzago, presso la stazione di Grandate, la Concelebrazione Eucaristica a cui hanno partecipato più di ottantamila persone.
Il Pontefice, nell'attraversare il paese sulla papamobile, ha salutato le monache benedettine che lo attendevano al cancello del monastero di San Salvatore e ha raggiunto il centro sportivo San Pos, dove vi erano a salutarlo più di seicento fedeli di Grandate.
Lì è salito sull'elicottero, che lo ha portato all'aeroporto della Malpensa, per atterrare a Ciampino e tornare in Vaticano.
9.2 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 26/01/2025 – TROPPI SERVITORI FAN PERDERE LA TESTA
Alla fine degli anni Novanta, all'apogeo della sua carriera, quando affastellava direzioni e vendeva valanghe di copie, Vittorio Feltri ha scolpito nella pietra una riflessione spassosa e profondissima: Un secondo dopo che vieni nominato direttore, in redazione scatta il campionato mondiale di paraculismo.
E in effetti spesso funziona così .
Non solo nei giornali, ovviamente, ma in tutti gli uffici, in tutti i posti di comando.
E più sale il livello dell'incarico, più aumenta la dose di potere, più gli stipendi si colorano di smeraldi e oro zecchino, più lievitano i bonus e i benefit, più si respira l'aria rarefatta dei salotti di quelli che ce l'hanno fatta, più aumenta - a dismisura - il livello di servilismo, di zerbinismo, di sguatterismo, di leccapiedismo, della corte dei miracoli che circonda il capo.
I cherubini.
I serafini.
I pretoriani.
Il cerchio magico.
La bolla.
La famiglia.
I cavalieri serventi.
I maggiordomi.
I cicisbei di corte e, sempre di corte, i pagliacci e via così .
Poi ci sono anche le persone libere e serie, naturalmente, ma rappresentano una minoranza.
E a chi capita la ventura di detenere un potere, grande o piccolo che sia - vuoi conoscere veramente un uomo? dagli un grande potere - questa dinamica fa sorridere, perchè, in fondo, vedi quello che sono per davvero gli esseri umani e cosa sono disposti a fare pur di raccattare qualche parva briciola che casca dalla tavola imbandita di chi comanda.
Però molto spesso, in modo sinuoso e avvolgente, fa pure piacere.
Il servilismo ammalia.
Il servilismo strega.
Il servilismo seduce.
Ed è a quel punto, quando del servo hai bisogno, quando hai necessità fisica della quotidiana razione di leccate di piedi, che iniziano i guai.
Non c'è mai stato, fino a oggi, un momento più felice per Giorgia Meloni.
I recenti successi, soprattutto in politica estera - la liberazione di Cecilia Sala e la partecipazione al mainstream trumpiano, che solo uno sciocco o uno in malafede può negare - la mettono in una situazione di grande solidità e di visibilità assoluta.
Certo, il governo è pieno di mezze figure, alcuni dati economici sono preoccupanti, la situazione internazionale è talmente magmatica che può riservare ribaltoni in qualsiasi momento, ma, per ora, solo un pazzo può pensare che non arrivi in carrozza alle elezioni del 2027 e che non sia possibile un altro quinquennio a Palazzo Chigi.
Basta che uno rifletta su come sono conciate le opposizioni (risate) per capire che si tratta di uno scenario altamente credibile.
E' un momento unico, quindi, che inizia a ricordare le grandi stagioni di potere diffuso e condiviso, tipo quella degli anni d'oro di Craxi o degli anni altrettanto d'oro di Berlusconi, nelle quali tutto sembra andare dalla parte giusta, tutto gira a meraviglia, le opposizioni sono allo sbando, il generone, il corpaccione del paese ha capito l'aria che tira e si accomoda, si accoccola dalla parte giusta della storia, quella dove spira il vento del successo.
Tutto va bene.
I talk show di sinistra strillano, i giornali di sinistra ululano, ma, insomma, chissenefrega.
E poi ormai i giornali non li legge più nessuno¦ Ed è proprio qui, nella piega invisibile dei giorni felici, che può nascondersi la magagna.
Già si vede, da qualche tempo, sui media e nell'immaginario collettivo dell'intrattenimento popolare, un'ondata spumosa e squamosa, molto italiana, molto romana, molto umana, soprattutto, di spudorato servilismo nei confronti della persona più potente d'Italia.
Attenti, non ammirazione, non stima, non rispetto - che nel caso della Meloni, piaccia o no, avrebbe comunque un senso, basta leggerne la biografia: è un politico tosto, furbo, esperto e capace - ma semplice servilismo.
Servilismo in purezza.
E quanto è brava la premier e quanto è ganza la premier e quanto è stratega la premier e quanto la sa lunga, sempre la premier, ovviamente, che poi è donna e madre e cristiana, femmina ma virile, severa ma giusta, dolce ma inflessibile, generosa ma parca, che premia e punisce, che atterra e suscita, che incita e redarguisce e la Meloni che dà la linea e la Meloni che bacia bambini biondi e la Meloni che falcia il grano e la Meloni che invade la Polonia e la Meloni che sbarca su Marte.
Tutto vero.
Una roba da ridere.
Una roba da piangere.
Una roba vecchia come il mondo, che in questi ultimi giorni, sul servizio pubblico e privato, ha fatto tornare alla memoria a tutti quelli che hanno superato i cinquanta le irresistibili interviste di Onofrio Pirrotta a Bettino Craxi, nelle quali il cronista buonanima del Tg2 socialista interloquiva - rigorosamente in ginocchio - con il presidente del consiglio e tanto quell'omone grande e grosso, con la sua simpatia contagiosa, maltrattava quell'omino piccolo, rotondetto e farfugliante tanto noi telespettatori si sghignazzava nel vederlo sudare e annuire.
Ma un po' anche ci si immalinconiva.
Perchè avevamo tutti contezza che se fossimo stati al suo posto ci saremmo comportati nello stesso identico modo.
Erano tutti ai piedi di Craxi.
Così come erano tutti ai piedi di Berlusconi.
Si potrebbe dire così come erano tutti ai piedi di Mussolini, ma forse, vista la natura tragica della vicenda, qualcuno si offende e allora meglio non scriverlo, così come si potrebbe dire che erano tutti ai piedi di Renzi e Salvini, ma forse, vista la natura comica della vicenda, meglio non scrivere pure questo.
Sembrava il segno del loro trionfo.
Era invece l'inizio della loro rovina.
Il servilismo è tremendo.
E' spietato.
E' un boa.
Ti avvolge come una calza di seta.
Ti rinchiude in un mondo omeopatico e autoreferenziale, nel quale tutti quanti ti dicono di sì , sempre di sì e solo di sì .
E a te, nel profondo, piace moltissimo che così avvenga.
E' questo imbozzolamento che ti frega, perchè ti fa perdere il contatto con la realtà , ti fa credere di essere chissà chi, uno scienziato, un cervellone, un unto del Signore, un inamovibile, un immortale, addirittura.
Fossimo nella Meloni, che è una donna intelligente, inizieremmo seriamente a preoccuparci.
Noi servi l'abbiamo già messa nel mirino.
9.3 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI SONDRIO - 27/01/2025 – LAVORI A COMO – CAMBIANO LE FERMATE DEI BUS
C10 e C20 - subiranno modifiche da oggi al 28 febbraio Percorso deviato a causa dei lavori per la realizzazione della pista ciclo-pedonale sul lungolago di Como, tra piazza Cavour e viale Cavallotti.
Sia per la linea C10 (Como-Menaggio-Colico) sia per la linea C20 (Como-Argegno-Lanzo) in partenza da Como le corse sono regolari.
In arrivo a Como, per contro, dopo le fermate della stazione di Como San Giovanni e di via Gallio, le corse proseguono per viale Varese, via Cattaneo, via Battisti, viale Lecco, stazione autolinee (Sant'Agostino).
Sul percorso deviato viene effettuata unicamente la fermata di piazza Vittoria.
Per le linee che interessano la sponda orientale del lago (C30 Como-Nesso-Bellagio) in arrivo a Como il percorso è regolare.
In partenza da Como San Giovanni, dopo la fermata di via Gallio, le corse proseguono poi per viale Varese, via Cattaneo, via Battisti, viale Lecco, via Manzoni con fermata in piazza Amendola per proseguire poi su via Torno.
9.4 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI SONDRIO - 27/01/2025 – LA PIOGGIA NON FERMA IL TUFFO DI 24 CORAGGIOSI
la prima edizione del bagno invernale «é stato divertente» Tanto freddo, ma anche tanto divertimento nella giornata di ieri, a Pescallo di Bellagio.
Nella incantevole frazione si è tenuta infatti, con partenza dalla piazzetta, la prima edizione del tuffo invernale nel Lago di Como.
Si è scelto l'inizio del nuovo anno e il mese di gennaio, con spirito ben augurale, per bagnarsi nelle gelide acque.
Un tuffo che ha visto la presenza di ventiquattro persone, un risultato anche superiore alle aspettative considerando la giornata fredda con pioggia.
Ventiquattro coraggiosi pronti a godersi il freddo del Lago di Como.
La manifestazione era prevista con ogni tipo di clima, quindi è andata in scena anche con la pioggerellina che ha accompagnato la giornata di ieri.
Sulla spiaggia è stato allestito un piccolo gazebo, all'uscita del lago, nei pressi della Piazzetta.
Prima i presenti si sono raggruppati per saggiare la temperatura del lago, poi una volta tolto l'accappatoio sono entrati tutti in acqua: i più coraggiosi si sono tuffati completamente, altri hanno rinunciato dopo essersi bagnati fino alla cintola.
Una manifestazione comunque divertente, ed è questo voleva essere l'appuntamento alla sua prima edizione, che ha avuto un buon successo.
La manifestazione insomma è stata partecipata e ci si augura sarà riproposta per il prossimo anno, anche gli organizzatori sono soddisfatti del risultato: «Ventiquattro persone sono un numero più che soddisfacente, anche in considerazione del tempo decisamente avverso nella giornata».
9.5 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO DEL 28.1.25 – DIOGENE – LA SFIDA DEGLI STOTICI “COSI’ CUSTODISCE LA MEMORIA”
La storia con la s maiuscola non è fatta di volumi ingialliti e vetrinette di musei.
O almeno, non solo.
A farla sono prima di tutto le storie con la s minuscola, quelle piccole, che vivono nelle famiglie e nei racconti di nonni e bisnonni.
Ma più il tempo passa, meno sono le persone che, spulciando nelle memorie di una vita, possono testimoniare l'esperienza della guerra e della deportazione.
A chi spetta quindi il compito di alimentare la memoria con la M maiuscola? A Como ci stanno provando i volontari e gli archivi dell'istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta.
«Il contributo che noi possiamo dare è cercare di non far dimenticare quello che è successo», racconta Lauretta Minoretti, che dal 2022 è la presidente dell'istituto.
C'è una frase che, per quanto possa sembrare vista e rivista, secondo Minoretti è umanamente vera: la storia siamo noi.
«C'è questa tendenza a vedere la storia come un qualcosa di estraneo, che appartiene ai libri e basta.
L'importanza di alimentare la memoria, specie nel caso dei giovani, sta anche nel far capire che i grossi eventi che ci vengono raccontati a scuola sono stati vissuti e partecipati dalle nostre stesse famiglie».
Non c'è scampo, «chiunque sta facendo un pezzo di storia qui e ora», in modo più o meno consapevole.
Ines Figini, comasca deportata ad Auschwitz nel 1944 non poteva sapere che, mentre difendeva i suoi compagni di lavoro davanti alla polizia fascista, stava entrando a gamba tesa nel grande calderone della storia.
Probabilmente non lo sapevano nemmeno Dina e Angela, rimaste nel loro piccolo all'interno della grande storia, perchè quando erano poco più che dodicenni passavano informazioni e viveri ai partigiani.
Molto del lavoro sulla Memoria parte dagli archivi, ma poi lo si fa nelle scuole: «Vogliamo stare con i giovani, è solo in questo modo che si riesce a portare avanti il proprio passato», continua Minoretti.
Tra i progetti portati avanti dall'istituto Perretta nelle aule del Comasco c'è Il cammino della memoria: «Distribuiamo un questionario e invitiamo ragazzi e ragazze a cercare nella propria famiglia foto, elementi e testimonianze riferite al periodo della Seconda guerra mondiale.
In questo modo si avvicina la propria famiglia alla storia grande».
Libri, lettere, medaglie¦ Spesso si tratta di oggetti che vengono buttati o dimenticati alla morte del loro proprietario, forse perchè non ci si vuole sobbarcare il compito di trovargli un impiego.
Eppure sono fonti vive più che mai.
Certo, non possono parlare come farebbero le persone, ma è proprio a partire da fogli sbiaditi e insospettabili pezzi di metallo che i fatti della storia, uno dopo l'altro, vengono ricostruiti e raccontati.
Lo sanno bene i volontari, gli studenti e i ricercatori comaschi che quattro anni fa hanno digitalizzato migliaia di schede identificative, una volta di proprietà dei partigiani della provincia di Como, e le hanno rese disponibili online.
«Alla fine della guerra ognuno dichiarava come aveva partecipato alla Resistenza - spiega Lauretta Minoretti -.
Alcuni hanno fornito descrizioni minuziose, altri più generiche.
Essendo scritte a mano, è stato difficile interpretare le diverse calligrafie, ma in questo modo oggi si ha la possibilità di ricordarli».
Insomma, quando i testimoni diretti non ci sono più, la partita della storia la giocano gli archivi, ma soprattutto chi questi archivi li cura e li apre agli altri.
«Lavoriamo per far si che qualcosa rimanga», affinchè la memoria non resti chiusa in uno scatolone.
9.6 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – L’ANNIVERSARIO PIU’ DIFFICILE – OTTANT’ANNI DOPO
Il fermo immagine del piccolo Jacopo, sul palco della biblioteca comunale di Como, mano nella mano con il nonno Corrado Aggi, per ritirare la medaglia d'onore del bisnonno, internato per due anni in un campo di concentramento, racchiude tutto ciò che il giorno della memoria cerca di essere.
Il virus dell'intolleranza «Oggi abbiamo una grande speranza di fronte a noi, grazie alla presenza e i contributi dei ragazzi qui presenti - ha detto, ieri, il prefetto Corrado Conforto Galli, prima della cerimonia di consegna delle medaglie d'onore - Loro sono il segno che ci saranno, dopo di noi, altri testimoni di quei valori della nostra società che impediscono al vento dell'antisemitismo e dell'odio di ravvivare il virus dell'intolleranza, che sempre cova sotto la cenere.
Tutelare questi valori e il ricordo di ciò che è stato è possibile fintanto che ci saranno loro, i giovani, a partecipare e a impegnarsi per conservare la memoria».
Il piccolo Jacopo non era il solo esponente delle generazioni, cui tocca farsi carico della «responsabilità » della memoria, di cui ha parlato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese.
Oltre alle autorità (Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell'Interno, il presidente della provincia Fiorenzo Bongiasca, numerosi sindaci e assessori del territorio, i consiglieri regionali Marisa Cesana e Angelo Orsenigo, il questore Marco Calì e il provveditore Alfredo Bonelli), infatti, erano presenti anche due gruppi di studenti dell'istituto Sant'Elia di Cantù e del liceo coreutico Giuditta Pasta di Como, coinvolte per dare voce all'impegno civile e umano di chi sceglie, dentro e fuori le aule di scuola, di portare avanti la memoria di ciò che è stato e che continua, pur nell'orrore e nell'incredulità , a essere parte di noi.
Così come è parte delle famiglie dei dodici comaschi deportati durante l'Olocausto e ricordati ieri.
Uno a uno, i loro nomi sono risuonati nella sala e uno a uno il loro ricordo è stato commemorato con una medaglia d'onore offerta dalla presidenza del Consiglio e consegnata a figli, nipoti, fratelli e sorelle dai sindaci rispettivi Comuni.
Famigliari che non possono e non possono dimenticare ciò che è accaduto ai loro cari e che si affidano alla comunità in cui vivono per costruire una rete di salvataggio della memoria.
A ottant'anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945, il sindaco di Como, Rapinese, ha sottolineato con forza che «è la legge a chiederci di incontrarci e ricordare», riferendosi alla norma introdotta nel 2000.
«Buona parte di chi è sopravvissuto al nazifascismo non è più qui a ricordarci quanto è facile scivolare verso il baratro», ha detto Rapinese, ribadendo l'importanza.
Rapinese ha quindi citato Piero Calamandrei: «La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perchè si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.
Oggi, è il giorno della nostra responsabilità ».
La responsabilità del ricordo Di responsabilità ha parlato anche l'assessore regionale all'Università e alla ricerca, Alessandro Fermi, ricordando un incontro con la senatrice Liliana Segre, durante una seduta del consiglio regionale.
«Abbiamo la fortuna di vivere in pace da oltre 70 anni, ma solo ultimamente comprendiamo quanto poco sia scontata.
Dobbiamo mantenere la memoria di ciò che è stato, per salvaguardarla».
E fintanto che a farlo sono mani come quelle del piccolo Jacopo, emozionato e quasi ammutolito al fianco del nonno, sotto il peso del ricordo dell'antenato deportato nei campi di concentramento, c'è speranza da vendere.
9.7 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – ZIA ADA. SEGNATA PER SEMPRE- IL RICORSO DEL MINISTRO LOCATELLI
Anche il ministro Alessandra Locatelli ha voluto ricordare ieri, con un breve post su Facebook, la tragedia dei lager e delle deportazioni: «Come ogni anno - ha scritto - posto la foto di mia Zia Ada (nella foto, ndr), sorella di nonno Enrico: una giovane ragazza arrestata ingiustamente mentre manifestava per la libertà , a Como, nei pressi della Ticosa, l'azienda per la quale lavorava.
Erano i primi di marzo del 1944 quando insieme a molte altre persone fu deportata ad Auschwitz.
Solo in due di quel gruppo riuscirono a sopravvivere e a tornare a casa.
La zia ha portato per tutta la vita i segni di quell'esperienza devastante, nel tatuaggio sul braccio, negli occhi, nel cuore e nel fisico, una vita che dopo quel momento non è più stata la stessa».
9.8 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DI COMO - 28/01/2025 – DIOGENE – L’INVITO DEL PAPA PER UNA EDUCAZIONE AD PERSONAM
Da Como al Vaticano, per dare ufficialmente il via alle attività .
L'avventura della neocostituita Uciim è iniziata simbolicamente il 4 gennaio, quando l'associazione di docenti, dirigenti, ispettori, educatori e formatori ha partecipato a un'udienza pontificia con Papa Francesco nell'Aula Paolo VI, nota anche come Sala Nervi, del Vaticano.
L'occasione era quella dell'ottantesimo anniversario della nascita di Uciim, fondata dal pedagogista Gesualdo Nosengo nel 1944, e ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutta Italia.
«é stato un momento bellissimo - racconta la vicepresidente del sodalizio comasco Samantha Peroni - Abbiamo potuto toccare con mano la figura di Papa Francesco, fuori dalle righe e dai canoni, perchè è un vero e proprio leader.
é arrivato sulle sue gambe e alla fine, in sedia a rotelle, ha fatto un giro in platea, salutando i presenti e dando loro doni.
Durante il suo discorso di circa 11 minuti, poi, ha tenuto alta l'attenzione, coinvolgendo la gente di continuo, verificando che avesse capito ciò che aveva detto».
Il tema trattato, uno di quelli su cui Uciim Como si concentrerà molto fin da subito, meritava, infatti, grande attenzione: il bullismo.
é evidente che, nell'educazione dei ragazzi, le categorie professionali riunite sotto l'associazione svolgano un ruolo cruciale, anche perchè i giovani d'oggi sono gli adulti di domani.
E il contrasto al bullismo passa anche attraverso la comprensione di quei disagi che spesso sono alla base di esso.
«Papa Francesco ha entusiasmato tutti - prosegue Peroni - Ha spiegato che le persone sono tutte diverse e meritano la stessa attenzione.
Sminuire e semplificare troppo significa uniformare.
Ogni individuo che abbiamo di fronte, invece, ha pregi, difetti, ansie e moti di felicità da imparare a leggere e a comprendere.
Ha spronato a mandare avanti un'educazione ad personam, nonostante i ragazzi si trovino all'interno di un gruppo, di una classe.
La sfida è riuscire a far sentire l'altro protagonista: non riempirlo di nozioni, ma aiutarlo a tirare fuori la sua idea e il suo modo di valutare le cose.
E per questo motivo, per un lavoro del genere, servono persone in grado di farlo, di produrre giovani menti pensanti».
Un messaggio importante, d'ispirazione, utile a guidare Uciim Como e i membri del suo direttivo nel muovere i primi passi.
Da Como al Vaticano e di nuovo dal Vaticano a Como, per diffondersi capillarmente in tutto il territorio provinciale, con tanto entusiasmo.
«é stato tutto bellissimo, anche il contorno - conclude la vicepresidente - Un ottimo inizio, che speriamo sia di buon auspicio».